lunedì 23 gennaio 2012

Primo bagno a mare e primo "miracolo" del 2012/ Eng. version

Oggi ho fatto il primo bagno a mare del 2012. L’acqua non era per niente calda… ma ho deciso di nuotare ugualmente. Forse spinto in parte dallo scoramento e dal malumore di quest’ultimo periodo. Nel mio paese, infatti, pur essendoci una piscina coperta, non sono ancora riuscito ad ottenere il permesso di accedervi poiché alcuni intoppi burocratici (a me, sinceramente, incomprensibili) mi negano tale possibilità. Pare che ci sia una certa resistenza ad assumersi la responsabilità di farmi nuotare in una piscina. Per questo si assumono quella di costringermi a nuotare a mare, in pieno inverno!
Tant’è. Stamattina, vista la buona giornata, ho deciso di mettere costume e occhialini e ho nuotato per una buona mezz’ora. I primi dieci minuti le mie gambe erano rigide come il ferro, complice anche il gelo dell’acqua. Inizialmente le punte dei piedi rimanevano rigidamente orientate in allungamento e mi risultava impossibile (come sempre) flettere l’anca richiamando le ginocchia verso il busto. Mi sono imposto di respirare ogni due bracciate e forzare l’andatura (in stile libero) in modo da raggiungere presto l’affanno.
Dopo 10 minuti ho iniziato a flettere le caviglie e richiamare le punte dei piedi con estrema libertà. Dopo altri cinque minuti di bracciate le ginocchia e le anche hanno iniziato a rispondere ai miei ordini. E’ stato incredibile riuscire, improvvisamente, a nuotare a rana, richiamando entrambe le gambe perfettamente a martello. Non mi succedeva da circa un anno e mezzo.
Al ritorno a riva mi sono alzato in piedi e sono uscito tranquillamente dall’acqua (dove ero entrato a quattro zampe…). Mi sono asciugato, ho fatto qualche minuto di allungamenti e poi ho passeggiato per la solita mezz’ora. Nel frattempo ho sperimentato che anche la forza nella mano sinistra, “normalmente” molto ridotta, è tornata a consentirmi di stringere cento volte (per tre ripetizioni) la mia pallina di gomma che “normalmente” non riesco a stringere per più di dieci volte…
Un miracolo? No, non credo proprio. Ritengo, invece, che tutto ciò abbia a che fare con quanto sostenuto dal Prof. Zamboni e dai suoi collaboratori in uno dei suoi più recenti articoli dedicati al drenaggio venoso del cervello.
DOES THORACIC PUMP INFLUENCE THE CEREBRAL VENOUS RETURN?
pubblicato lo scorso 15 dicembre dalla prestigiosa rivista medica Journal of Applied Physiology.
Tuttavia al mondo medico non sembra interessare molto che io riprendo a camminare dopo cinque anni di disabilità, così come appare (in gran parte) infastidito dalle intuizioni e dalle ricerche del Prof. Zamboni.
Siamo tutti sicuri che vogliamo lasciarci trattare così?

English version
First swim in the sea and first “miracle” of 2012
Today I did my first 2012 swim in the sea. The water was not warm.. but I decided to swim anyway. Maybe pushed by the sadness and the difficulties of this past period of time
The swimming pool our town has cannot be accessed by me for some bureaucratic issues (to me completely incomprehensible). It seems no one is bold enough to take responsibility of me swimming in the pool. In this way, the responsibility they take is that of forcing me to swim in the sea, in full winter!
That’s that. This morning, given the good weather, I decided to wear my bathing suit, goggles and swam for a good half hour. The first 10 minutes my legs were rigid as iron, possibly also given the freezing temperature of the water. Initially the tips of my toes were stiff and straight, as a consequence, it was almost impossible for me (as usual) to bend my hips and push my knees towards my chest.
I imposed on myself to breathe every two arm strokes and to force a free style swim so that I could quickly reach breathlessness.
After 10 minutes I started to bend the ankles and to move the tips of my toes. After other 5 minutes the knees and the hips started moving at my orders. It has been incredible to also be able to swim breast stroke style moving both legs in the correct manner. The last time this happened to me was probably one year and a half ago.
As I returned ashore, I stood up and walked out of the water (when otherwise I would be crawling…) I dried myself up, stretched and walked around for half an hour. In the meanwhile I also noticed a regain of strength on my left hand which is usually reduced. I could tighten my fist 100 times (in 3 repetitions) using my rubber ball which I usually cannot squeeze more than ten times…
A miracle? No , I really don’t think so. I believe all this has to do with what Prof. Zamboni postulated in one of his most recent articles dedicated to blood circulation in the brain: “DOES THORACIC PUMP INFLUENCE THE CEREBRAL VENOUS RETURN?” , published last 15 December in the prestigious Journal of Applied Physiology.
Nevertheless, it seems the medical world is not interested in my achievements after 5 years of disability. Same world which seems bothered by Prof. Zamboni’s research and intuitions.
Are we all sure we want to be treated this way?

venerdì 6 gennaio 2012

Alcune testimonianze

Riporto alcune testimonianze emblematiche raccolte dopo la pubblicazione del video
http://www.youtube.com/watch?v=KoeaU-iinww


Testimonianza del 12 nov 2011

Ciao Antonello, ho visto il tuo video, e devo dirti che sei stato "geniale" nel farti riprendere..
Io mi chiamo XXXX , ed ho sperimentato esattamente le tue momentanee liberazioni, me ne sono reso conto  questa estate, ho provato per più giorni consecutivi e capitava esattamente la stessa cosa che capita a te, logicamente con differenze legate alle condizioni fisiche, ma di direi che più o meno siamo messi allo stesso modo.
La cosa che ci differenzia è che a me questa momentanea liberazione capita anche la sera verso le 10,30/ 11, direi quasi tutte le sere, e qui i bagni non centrano nulla, ma la sensazione oggettiva di regressione è la stessa.
Io ho la sm dal 2001 diagnosticata, e nel 2011 cioè quest'anno ho fatto tre volte l'intervento di pta alle giugulari ed in due casi ho riscontrato grossi benefici, e dopo 'ultima mi sono reso conto in maniera ripeto oggettiva che di sera e dopo i bagni estate regredisco totalmente, ma non avevo preso in considerazione il "problema " temperatura acqua e temperatura esterna...
E' solo grazie al tuo video che ho valutato la cosa, ed è cosi, ho anche letto chi diceva che il freddo aumenta la conducibilità, ma come dici tu anch’io se sono al freddo non noto nessuna differenza.

Testimonianza del 1 ott 2010

Carissimo Antonello, anche io miglioro dopo una nuotata. … anche per me è così. es. se vado in bicicletta, se corro, insomma se eseguo attività fisica all'aria aperta, non riscontro gli stessi benefici che ottengo quando nuoto o faccio attività fisica in immersione.

Testimonianza del 20 set 2010
Ciao antonello.
La nostra esperienza è iniziata a giugno con i primi bagni, e con i primi ragionamenti relativi alla ccsvi.
Discutevamo sul fatto che se il fattore circolazione è importante sarebbe stato bello provare ad aumentare la pressione sanguigna o provare qualche potente vasodilatatore. le prime idee erano andare a correre e prendere una pasticca di viagra, ma la sclerosi non ti permette di fare tanto esercizio fisico, purtroppo la stanchezza ti impedisce certe cose e quella del viagra è morta sul nascere.... =)
La malattia alla mia ragazza è stata diagnosticata due anni fa, passammo quell'estate al mare con le precauzioni che il neurologo ci disse di prendere, cioè di non prendere troppo sole, di non stare troppo al caldo e di bagnarsi continuamente. quindi bagni continui, ma nessun effetto positivo sulla stanchezza e sull'intorpidimento alle gambe ne sul mal di schiena. quest'anno invece in seguito ai ragionamenti fatti abbiamo provato a fare un po’ di sforzo in mare facendo nuoto, e dopo circa 15/20 minuti di nuoto (faceva in stile libero 10/15 bracciate si fermava e poi ripeteva questa cosa 5/6 volte) sentiva una sensazione bellissima come una maggiore lucidità mentale, dopo circa 10 minuti cominciava a sentire formicolio alle gambe e il mal di schiena passava, l'irrigidimento alle gambe passava la vista migliorava e c'era anche un problema alla vescica che sembrava migliorare. il beneficio durava parecchio, se il bagno veniva fatto verso le 17.00 quando cioè non faceva molto caldo, questa sensazione di benessere perdurava fino a 3 giorni, chiaramente scalava lentamente e l'ultimo giorno ricominciava il mal di schiena e gli altri malanni, ma il primo giorno era una benedizione. … Non abbiamo mai trovato l'acqua molto fredda, anzi era abbastanza calda (anche se quando entravi in acqua inizialmente sentivi che faceva più freddo). ma i benefici erano sempre gli stessi chiaramente più nuotavi meglio era, perchè quando faceva piccole nuotate (come un giorno che c'era un po’ di onda e ha nuotato poco) i benefici erano minori in quanto ad intensità, la durata era più o meno la stessa, ma chiaramente era come se non avesse fatto scorta sufficiente, più faceva nuotate lunghe con un buon ritmo della respirazione (a fine estate arrivava fino a 25 bracciate consecutive ripetute almeno 4/5 volte) più il beneficio era potente. …  siamo stati quest'inverno in montagna, dove faceva freddo da -1 -2 ma tale condizione non faceva sparire ne il mal di schiena ne il torpore alle gambe, ne migliorava la vista, e comunque nessuna delle sensazioni provate dopo una seria nuotata in mare.